Direttore del Corso: Prof.ssa Simona Arduini
Didattica Blended – 15 crediti – 100 ore
Il corso di perfezionamento in Management delle Imprese di Economia della Bellezza promosso dall’Università Roma Tre, dall’Università Ca’ Foscari e da Banca Ifis è rivolto principalmente a laureati, almeno triennali, di corsi di laurea in discipline artistiche, architettoniche, sociologiche e umanistiche, i quali desiderano acquisire competenze specifiche di amministrazione, gestione e valutazione delle imprese operanti nel comparto della “bellezza” come sopra individuato e finalizzato al conseguimento di competenze tecnico-specifiche relative ad amministrazione, gestione e valutazione delle imprese che operano nel comparto della Bellezza.
L’Italia è un territorio che sviluppa Bellezza con la “B” maiuscola, attraverso dinamiche sociali e imprenditoriali che guardano al nostro tempo e alle generazioni a venire. In questa prospettiva, Economia della Bellezza è un tassello fondamentale di cultura d’impresa che guarda alle comunità, ai territori nonché alla storia e alla tradizione più tipicamente italiana.
Ideato e lanciato nel 2021, con la prospettiva di farlo diventare una piattaforma di studio e di racconto della cultura d’impresa, il progetto Economia della Bellezza ha l’obiettivo di “dare voce” a quel comparto trasversale della nostra economia che è connesso al concetto di Bellezza e cioè a quelle imprese che pongono alla base e al centro delle loro attività la valorizzazione del “patrimonio italiano”, che è composto di know how specifici, tradizioni, identità, stile e arte nonché di ricchezze artistiche, culturali e paesaggistiche che attirano turisti da tutto il mondo.
Management delle Imprese di Economia della Bellezza esamina i fattori produttivi in una chiave inedita: la Bellezza che nasce dalla cura e dall’eccellenza trasversale ai settori produttivi italiani, unendo in un denominatore comune la produzione di macchine su misura con la realizzazione di un oggetto di design o il disegno di un abito. Per la natura stessa dell’Economia della Bellezza, un elemento centrale è l’analisi del rapporto tra l’eccellenza della manifattura italiana, il nostro Made in Italy, e il lavoro dei Maestri d’Arte, confermando il ruolo imprescindibile del «saper fare» nell’eccellenza produttiva della manifattura italiana.
Il tessuto imprenditoriale è vivo. Cambia nel tempo. E anche il comparto della Bellezza sperimenta considerevoli evoluzioni. Le esperienze aziendali testimoniano, ad esempio, il modo in cui le imprese stanno assumendo una sempre più ampia responsabilità sociale. Infatti, al valore delle imprese design-driven del Made in Italy, che esprimono il significato esclusivo e differenziante della Bellezza sia nei suoi tratti estetici sia in quelli funzionali, si sono aggiunte le imprese della purpose economy, a riprova dell’esistenza di una piattaforma di valori comuni fra queste due, solo apparentemente diverse, forme di economia. Negli ultimi anni l’attenzione per la sostenibilità ha avuto un peso sempre più rilevante tra gli elementi che orientano le scelte dei consumatori e le aziende hanno cambiato il loro approccio abbracciando, sotto ogni punto di vista, i temi della responsabilità sociale, dell’inclusione, della salvaguardia dell’ambiente e della vicinanza con il territorio e le persone. Così le imprese italiane fanno della Bellezza un fattore distintivo della propria identità e del purpose valoriale un vantaggio competitivo.
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